Una raccolta per non disperdere - Fotografie, lettere, suppellettili, testimonianze per un archivio storico di Bovolone

Archivio storico: una raccolta per non disperdere

Fotografie, lettere, suppellettili, testimonianze per un archivio storico di Bovolone

Creare un Archivio Storico-Fotografico della Comunità di Bovolone: è una delle innumerevoli iniziative che il Centro Studi e Ricerche vuole realizzare per il 2014.

In occasione della terza “Cena delle Idee”, tenutasi il 29 novembre scorso, nella quale il presidente Sante Patuzzo ed i soci hanno approvato il bilancio e le linee programmatiche per il prossimo anno, si è deciso di iniziare a raccogliere tutto quello che fa Storia.

Spesso non ci rendiamo conto che quello che riteniamo essere insignificante, di nessun valore, può rappresentare invece un tassello importante della nostra memoria collettiva. È il caso, ad esempio, di vecchie fotografie, che non trovano spazio nei nostri album di famiglia e vanno a finire irrimediabilmente al macero. Ogni immagine (un ritratto, un gruppo famigliare, una festa, un luogo di lavoro, un paesaggio…), accostata ad altre, porta con sé una storia che il Centro Studi, in collaborazione con il Circolo del 72 e la Parrocchia, vuole non disperdere per metterla a disposizione delle future generazioni. Per questo, a partire dal 12 gennaio, ogni domenica presso il Bar dei Preti si raccoglierà il materiale che vorrete mettere a disposizione. Il tutto verrà digitalizzato, con la collaborazione di Eliocopy di Bovolone, catalogato e restituito la domenica successiva. L’intento è quello di creare una banca-dati che potrà essere utile per allestire mostre, arricchire pubblicazioni di costume o storia locale, fornire documenti inediti per l’elaborazione di tesi di laurea ai nostri giovani studenti.

Il Centro Studi e Ricerche non è nuovo a questo genere di collaborazioni, avendo già destinato materiali e documentazione raccolta per esposizioni e libri, come per l’immagine riprodotta in questa pagina, che ritrae un gruppo di vedove di guerra bovolonesi in visita alla Campana dei Caduti di Rovereto nel 1929. Al centro, sotto il Tricolore, il podestà dell’epoca, Guido Righetti, con a fianco il giovane arciprete Bartolomeo Pezzo, da poco reggente della Parrocchia di Bovolone. La campana è stata fusa con il bronzo dei cannoni utilizzati nella Prima Guerra Mondiale. La fotografia, insieme a tante altre, è contenuta nel libro “Cari bambini… dall’asilo all’ABC – Per una storia dell’istruzione a Bovolone” di Monica Sassi e Ulisse Scavazzini, Unit Editrice.

Proprio in occasione del centenario della Grande Guerra (1914-1918), il Centro Studi, in collaborazione con le Istituzioni e le Associazioni territoriali, ha in animo di allestire una mostra specifica, con fotografie, divise militari, oggetti, suppellettili, quadri, giornali d’epoca… . Invitiamo sin d’ora collezionisti ed appassionati a contattarci (tel. 334-1722038) per organizzare insieme questo evento.

Ulisse Scavazzini

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