A Bovolone muore anche lo sport
Dicono che il calcio, inteso come sport, debba essere motivo ed oggetto di aggregazione e condivisione di valori e principi utili anche per la vita di tutti i giorni. Quel calcio, che deve rappresentare in primis punto di unione, capace di raggruppare più persone che lavorano per un unico obiettivo.
A Bovolone, tanto per cambiare, non è così. Da mesi, come ormai tutti già sapete, il Comune ha deciso di privilegiare una nuova Società calcistica, alla quale viene data la completa gestione di tutti gli impianti sportivi Comunali (cioè, della Comunità!!), cancellando in questo modo la vecchia e storica società ACD BOVOLONE, la quale opera sul territorio comunale da quasi 100 anni!
Sono partiti scontri mediatici sui giornali e sui social network che hanno spinto ragazzi e bambini a doversi schierare da una parte o dall’altra. Il calcio, che dovrebbe unirti, coccolarti sotto la sua passione, ti porta invece allo scontro. Ma il problema non è certo dello sport in questione, ma per lo più di una classe dirigente che vuole fare di testa sua senza sapere cosa pensano veramente i cittadini e soprattutto senza pensare al bene dei bambini e ragazzi che credono in questo sport. Cancellare l’ACD per affidare gli impianti sportivi ad una società che si dice abbia un progetto concreto e serio. E il nostro Comune ha un progetto serio e concreto di ciò che intende fare? Ho dei seri dubbi.
L’ACD BOVOLONE nasce ufficialmente intorno al 1919 e da sempre ha saputo portare in alto il nome di Bovolone dal punto di vista sportivo. Inizialmente, i colori sociali erano il rosso ed il nero, ma dopo la fusione col Villafontana calcio nel 1996, si è tenuto il rosso del Bovolone ed il blu del Villafontana (i cui colori sociali erano giallo e blu). Questo piccolo accenno storico per ricordare le origini della vera società calcistica del paese e anche per mettere a conoscenza chi queste cose non le sa.
Come espresso anche nei giorni scorsi sui vari social network, rimango deluso ed indignato da un’amministrazione che non è stata in grado di trovare un punto d’accordo tra le varie compagini. Si è detto e scritto di tutto e di più. Io per l’ACD Bovolone ho lavorato 7 anni e sono fiero di aver fatto parte di questa società e di aver contribuito all’educazione e formazione di centinaia di bambini nel corso degli anni. L’ACD, infatti, ha circa 300 iscritti e resta una delle società con il numero più alto di tesserati nella provincia di Verona. Ma questo a qualcuno non è importato e non importa. In campagna elettorale quando fu il momento di racimolare voti c’è chi ha saputo promettere e promettere, ma poi sono questi i risultati a cui si è arrivati. Penso che un Comune, un’amministrazione, abbia il dovere di tutelare tutti i cittadini e tutte le associazioni sportive e non, del paese che esse rappresentano e non abbia il diritto, perlomeno quello morale, di cacciare un gruppo di persone che nel corso degli anni hanno speso tempo, soldi e passione per far crescere bambini e ragazzi di Bovolone e non. La cosa deludente e che lascia senza parole è vedere quante famiglie del nostro paese stanno iscrivendo i propri figli nelle società dei vari paesi limitrofi. E’ stata proprio una mossa azzeccata quella della nostra amministrazione che a parte le solite e ripetitive questioni non ha saputo, concretamente, dare una chiara e incontrovertibile motivazione delle proprie decisioni e non sa più come recuperare credibilità, perlomeno nell’ambito della gestione sportiva.
Se veramente si voleva il bene dei ragazzi qualcuno avrebbe dovuto ammettere i propri errori e fare un passo indietro. Ma purtroppo come ben si sa l’orgoglio è difficile metterlo da parte.
Affidare, tramite una nuova convenzione, impianti sportivi e ragazzini ad una nuova società, che per ora riesce solo a dire di avere un progetto serio, forse, solo perché vicino al proprio stemma ci incollano quello di una società professionistica.
D’altra parte a Bovolone sta scomparendo tutto ciò che ha una storia. Dalle feste del paese alle sfide di contrade ed ora anche per il calcio sta accadendo la stessa cosa.
Resto incredulo e sicuro che si possono istituire mille pezzi di carta, ma il calcio vero e puro, nel nostro paese, ha più di 90 anni, si chiama ACD BOVOLONE e ha i colori ROSSO&BLU!!!
Giuseppe Prencipe