Diario di un ragazzo italiano
Giorno 1. Driiin! La sveglia suona. Mi alzo, sono felice, mi sono laureato da poco. Inizio a cercare lavoro, invio e porto curriculum, passa sia la mattina che il pomeriggio. Arrivata la sera sono esausto e soddisfatto di quello che ho fatto durante la giornata, mi concedo un po’ di relax.
Giorno 30. Driiin! La sveglia suona. Mi alzo, sono meno felice, il giorno della laurea è ormai passato da un po’. Continuo a cercare lavoro, invio e porto curriculum, nessuno finora mi ha chiamato. Arriva la sera, stanco e un po’ svogliato me ne vado a letto.
Giorno 60. Driiin! La sveglia suona. Mi alzo, sono scoraggiato e svogliato nel cercare lavoro. Ma sento un altro driiin, è quello del telefono, qualcuno mi chiama, è per lavoro! Cercano per uno stage di 6 mesi non retribuito, rifiuto perché ho bisogno di un lavoro serio. Driiin, suona ancora il telefono, stavolta è per un lavoro vero, contratto a tempo determinato per sei mesi in un call-center. Non è il massimo delle mie aspettative ma accetto!
Giorno 70. Driiin! La sveglia suona. Mi alzo, sono molto felice perché oggi è il primo giorno di lavoro. Siamo tutti ragazzi, molti laureati, alcuni stranieri, la giornata passa tra centinaia di telefonate. Arriva sera, torno a casa stanco. Decido di farmi un abbonamento internet adsl, dato che ho trovato un lavoro posso permettermelo. Chiamo la compagnia x, accetto l’offerta e sottoscrivo l’abbonamento.
Un mese dopo. Continuo ad andare a lavorare, nel tragitto che faccio dalla fermata al lavoro, trovo sempre più rifiuti abbandonati, è impossibile camminare, l’erbaccia è così alta che invade tutto il marciapiede. Al ritorno trovo lo stesso spettacolo indecoroso ed in più la via non è nemmeno illuminata. Nel frattempo la linea adsl non mi è stata ancora attivata, per problemi tecnici che non mi vengono spiegati. Devo avere pazienza ed aspettare.
Dopo sei mesi. Ultimo giorno di lavoro, il contratto scade oggi, ma non mi è stato rinnovato. Devo ricominciare a cercare lavoro. La descrizione è la stessa del primo giorno, internet non mi è stato ancora attivato, ma ormai non mi interessa più, ho perso il lavoro, sarebbe una spesa in più! Per fortuna i miei genitori hanno messo via un po’ di risparmi e mi aiutano come possono, ma sono e resto comunque un giovane italiano laureato e disoccupato.
Questa è la storia, che rispecchia in maniera verosimile la vita dei giovani italiani di oggi, tra le tante difficoltà nel trovare lavoro e le inefficienze nei servizi di tutti i giorni, emblema di un’Italia che deve ancora crescere molto. Non resta che riflettere…
Costantino Meo
Direttore Responsabile