L’amore al tempo delle chat
Febbraio è da sempre il mese dell’amore visto che si festeggia S. Valentino…ma come è cambiato il rapporto d’amore e soprattutto la modalità di conoscersi al tempo di internet?
Negli ultimi anni si sta sempre più assistendo al fenomeno dell’uso delle chat per conoscere persone con le quali poi stringere rapporti di amicizia o di amore. Comunicare attraverso la chat permette una protezione data dall’anonimato, cosa questa che permette di giocare con la propria identità, di scegliere di mostrare solo gli aspetti di sé che si pensano siano più interessanti. Inoltre, così facendo, la persona riesce anche ad illudersi di superare tutte le difficoltà psicologiche come ad esempio la timidezza, l’introversione oltre che facilitare la persona a raccontare cose su di sé.
Piano piano l’investimento affettivo diventa sempre più forte e spesso si trasforma in amore. Il problema però è che spesso ci si innamora di un’idea, di un sogno, riempiendo le inevitabili caselle vuote dell’identità dell’altro con parti di sé proiettate. Si ha la sensazione di essere pronti a tutto, ma non a rinunciare all’idea che ci si è costruita dell’altro.
L’innamorato virtuale crede di sapere cosa l’altro pensa, ha la sensazione di aver saputo leggere tra le righe, di conoscere tutto della sua vita, del suo passato e del suo presente, ha la certezza di coglierne i desideri e le aspettative, pensa di saperne di più di chi gli vive accanto. Spesso una fotografia ricevuta via e-mail è sufficiente a convincersi di conoscere bene anche l’aspetto fisico dell’interlocutore.
Quando poi le due persone si incontrano veramente potendosi vedere dal vivo spesso arriva puntuale anche la grande delusione. E si tratta spesso di un passaggio traumatico: ci si era immaginate il principe azzurro e invece ci si ritrova con una persona in carne e ossa che si fa fatica a riconoscere. Ci si sente “tradite”, con tutto quel che ne consegue in termini di scombussolamento psicologico. Non importa se c’era stato uno scambio di foto o qualche appuntamento in web-cam, l’energia di un uomo, di una donna si possono percepire soltanto faccia a faccia e raramente succede che il reale sia meglio del virtuale portando come conseguenza che la relazione sia destinata, in tempi brevi, a naufragare perché basata su illusioni e non sulla realtà.
La disillusione che si realizza nell’incontro reale con chi non corrisponde alle aspettative, riporta inesorabilmente alla propria irrisolta solitudine, ci si risveglia bruscamente dal grande sogno e quello che resta è il senso di vuoto e la voglia di ritrovare la perduta serenità. Sul web avvengono indubbiamente “incontri”, molto più raramente “relazioni”. Un legame può consolidarsi nella realtà solo quando, e i casi sono rari, gli scambi virtuali trovano riscontro nel contatto reale tra due persone. A questo punto è necessario lavorare su sé stessi e chiedersi cosa ha consentito alla fantasia di avere un potere così forte da condurre ad un vero innamoramento. Cos’è che manca nella realtà? Cosa bisogna ricostruire? La risposta a queste domande è il punto da cui ripartire
Naturalmente come tutte le tecnologie può avere anche dei risvolti positivi se usate nel modo adeguato: attraverso la conoscenza di persone diverse si ha la possibilità di avere confronti e scambi culturali. L’importante è che si limiti il tempo trascorso on-line, integrando esperienze di relazioni reali con lo scopo di sviluppare abilità emotive e sociali, ricercando dei filtri che possano allentare il senso di onnipotenza e di attrazione che Internet è in grado di generare, in modo da vivere appieno tutti gli indiscutibili vantaggi del virtuale e di conseguenza migliorare anche le relazioni reali.
Dott.ssa Susie Baldi
Psicologa/Psicoterapeuta